Rimborso per gli studenti universitari fuori sede, vediamo a chi spetta e come ottenerlo. Tutti i dettagli della prestazione.
La vita dello studente universitario fuori sede può essere certamente spensierata e ricca di esperienze importanti per il futuro. Vivere lontano dalla propria famiglie certamente è un arricchimento umano e formativo di grande importanza. Tuttavia non è purtroppo un’opportunità per tutti.

I posti disponibili negli alloggi per studenti con meno disponibilità economiche forniti dai vari atenei sono limitate e non soddisfano certamente le grandi richieste. Le grandi città universitarie da nord a sud della penisola offrono case a appartamenti sul mercato privato, ma nella maggioranza dei casi con prezzi molto elevati anche per stanze doppie. Ma esistono delle agevolazioni per studenti universitari fuori sede?
Agevolazioni per l’alloggio degli studenti fuori sede
Uno dei benefici cui è possibile fruire è costituito da un’agevolazione fiscale. Si tratta di una detrazione pari al 19 per cento sul canone di locazione pagato dallo studente. L’importo complessivo della detrazione comunque è calcolato comunque sulla somma di 2.633 euro per ciascun anno d’imposta.

Questa possibilità esiste anche per gli affitti con contratti di locazione ad suo transitorio, una formula molto usata per questo tipo di necessità. Tuttavia la norma presenta sicuramente delle lacune. Perché se molte locazioni consentono di avere la detrazione della spesa sostenuta, nei limiti che abbiamo detto, la norma non contempla una formula della sublocazione.
In altre parole gli studenti che vivono in stanze con contratti di subaffitto, non possono fruire della detrazione fiscale del 19 per cento. Una vera beffa per chi vive questa condizione molto diffusa tra gli studenti fuori sede. Quindi bisogna escludere assolutamente questa possibilità. I contratti che consentono di avere questa tipologia di detrazione sono quelli consueti, relativi alla locazione per l’affitto di immobili e stanze per uso abitativo.
Sono compresi i contratti di ospitalità e atto di assegnazione in godimento o locazione stipulati da enti per il diritto allo studio (quindi università cooperative, collegi e così via). Nella detrazione fiscale rientrano solo le spese dell’affitto e sono invece escluse quelle di altro genere come quelle per il condominio, o il deposito cauzionale, o le spese relative all’agenzia immobiliare.
Da considerare poi che ci sono altri requisiti da rispettare per avere la detrazione del 19 per cento, a cominciare dalla distanza del comune di residenza da quello del domicilio, dal tipo di corso cui lo studente è iscritto (sono infatti esclusi i master, i corsi post laurea, le specializzazioni). Quindi attenzione a tutti i requisiti per questa agevolazione.